L’Aficionado

Picasso: “L’ aficionado” 1912 olio su tela Kunstmuseum (Svizzera)

Questa opera d’arte realizzata nel periodo analitico anticipa il cubismo sintetico. Infatti, si iniziano ad includere alcune parole nell’opera d’arte. Il dipinto rappresenta un torero. La tela è frammentata. Si distinguono alcune figure geometriche quali trapezi, triangoli, dischi. I colori dominanti sono i grigi e i marroni. I piani luminosi si solidificano. La gamma dei colori è limitata ai colori scuri. In questo dipinto l’artista intende analizzare la scena da varie angolazioni per poi andare a dipingere ogni singola parte. Si intravedono alcune parti del volto riuscendo persino a capirne lo stato d’animo: il torero ha un’espressione severa e attenta. Quali oggetti sono presenti? sicuramente una chitarra che taglia i piani rendendo la prospettiva. La conoscenza è solo apparentemente schematica, l’uso di lettere e parole sono al quanto strategici. L’artista utilizza due livelli di interpretazione: mondo reale, mondo dell’arte.
Il dipinto “L’aficionado” simboleggia la passione di Picasso per la corrida.

Questo dipinto è parte della transizione al cubismo sintetico . Riutilizza la tecnica inventata da Georges Braque nel 1911 di includere lettere e parole del web. Si legge tra l’altro: “Nîmes” “Tor” “il torero”.

Descrizione 

La divisione della tela è più leggera rispetto alle precedenti opere cubiste. Il tono generale è grigio-marrone. Con il senno di poi, la tela forma una figura umana. Per chiudere, ci sono semplici forme geometriche (triangoli, trapezi, porzioni disco), parole e lettere, delle poste relative alla corrida.

The Aficionado è talvolta chiamato The Torero a causa del giornale specializzato visibile in basso a sinistra. Questo dipinto è senza dubbio l’opera capitale del ciclo di corrida cubista dell’artista.  Il 12 luglio 1912, Picasso ha scritto a Braque: “Ho appena aggiunto la parola <<Nimes>>, e ho già trasformato una tela che avevo iniziato con un uomo in un aficionado. Penso che possa essere bravo con la sua banderilla in mano”.

Il dipinto faceva parte della mostra Toros Y Toreros riunendo opere corrida di Picasso nel 1993 presso il Museo Picasso di Parigi, il Musée Léon Bonnat di Bayonne e il Museo Picasso di Barcellona.